"Cosa
c'entri tu con gli ebrei", le avevo detto l'ultima volta che ero stata da
lei a farmi le mèches, e farmi dare una sistematina "che ti chiami
Bertolassi e vieni da una valle laterale dell'alta Val Trumpia"…
"niente",
fa lei, mentre brandiva le forbici come un direttore d'orchestra la bacchetta
"ma dopotutto
un’ebrea non è una persona come un’altra, Non ha occhi un’ebrea? Un’ebrea non
ha mani, organi, membra, sensi, affetti, passioni, non s'alimenta dello stesso
cibo, non si ferisce con le stesse armi, non è soggetta agli stessi malanni, curata
con le stesse medicine, estate e inverno non son caldi e freddi per un’ebrea
come per una cristiana? Se la pungete, non fa sangue?” diceva agitando
minacciosamente le forbici.
”je t’en pris “
ho fatto terrorizzata che volesse sperimentare su di me che tipo di sangue avessi”
lo so che conosci Shakespeare, ma non essere troppo realistica con le forbici”
ho fatto spaventata,
“e però è
diversa, ed è questa sua diversità che mi attrae, …io penso di avere l'animo
ebreo, sono sempre stato affascinata dal popolo ebraico, ho una grande
ammirazione per gli ebrei, … sono ebrea…ne sono con-vin-tissi-ma con-vin-tissi-ma " come la vuoi la sfumatura
alta bassa, o una via di mezzo, "una via di mezzo, in medio stat virtus e
quelle robe lì " e poi ho fatto delle ricerche è probabile che comunità
ebraiche si siano rifugiate anticamente in alta Val Trompia, e quindi non è
sicuro ma non è neanche escluso che io non abbia del sangue ebraico nelle vene,
è una cosa profonda atavica (aveva ripetuto più volte la parola atavica, che
sembrava un disco rotto, però con diverse intonazioni) a-ta-vi-ca, a-ta-vi-ca
a-ta-vi-ca a-ta-vi-ca a-ta-vi-ca “diceva mentre sforbiciava al ritmo delle sue
stesse parole” e in ogni caso mi voglio convertire" “va bene così?” e mi
mostrava la sfumatura dietro allo specchio “insomma…a beh, se è per quello
anch'io, discendiamo tutti da Adamo ed Eva, e anch'io anche se apparentemente
discendo da tre generazioni di mandriani, potrei avere tra gli antenati la
regina celtica Rosmunda, le cui tribù furono sconfitte dall'avanzata dei Romani
nella Gallia cisalpina, niente è sicuro e niente può essere escluso, siamo
tutte delle contesse decadute…si va bene” ho risposto io ma lei non ha colto…punto…
e insisteva,
prendeva lezioni dalla signora Ravenna, perché doveva sapere un minimo di
preghiere in ebraico per passare gli esami di ammissione,
i pochi ebrei bresciani non l'avevano cagata
per niente,
Lei per la
verità aveva fatto un paio di telefonate, una al dr Levi cardiologia al civile,
luminare della chirurgia a cuore aperto:
-sono Luigi
Bertolassi, parrucchiere in via antiche mura, e mi sto convertendo all’ebraismo,
ammiro tanto il popolo eletto e vorrei tanto conoscere correligionari nella mia
città, parlare un po’ della nostra religione, frequentarci-
beh, non gli ha
neanche risposto, attaccato il telefono in faccia, borbottando ma chi è questa
matta, che volendo vedere non è il comportamento che uno si aspetta, non un
minimo di solidarietà.
Allora lei ha
telefonato a tale Coen, trovata sulla guida, e comincia “Sono Luigi Bertolassi,
parrucchiera di via antiche Mura, mi sto convertendo all’ebraismo ecc bla bla”
E di là non l’hanno atta nemmeno finire: “aspetti un
attimo che le passo la signora” era una cameriera che ha riferito “c’è la
parrucchiera al telefono”
E allora è
arrivata la padrona e fa “Oscar caro,
che carino telefonarmi a casa, non dovevi mi sarei fatta viva io, sono appena
tornata dal mare e ho i capelli che fanno schifo, una crescita da mentecatta, vengo
alle 5 domani pomeriggio, guai a te se mi fai aspettare”
“non sono Oscar
sono Luigi”
“ e va be scusa
Oscar Luigi, quell’altro era Armando, cambiate sempre nome nel salone! lo fate
per confondermi, birichini, ma fa lo stesso, ho bisogno anche di un facial, mi
raccomando quello con le cremine giuste, non le sottomarche della Avon con quello che
fai pagare voglio i collageni giusti, autentici, settantamila senza lo straccio
di una ricevuta, vorrei ben vedere, che dopo c’ho una cena dalla Gnutti, e non
voglio sembrare più vecchia di quella carampana…
“scusi signora
Coen lei è ebrea? Sto cercando delle connessioni qui a Brescia” fa finalmente
la Sguangy, “ebrea? Ha fatto la Coen un attimo perplessa” ma no, no non
preoccuparti, caro, la musichetta che
metti di solito va benissimo, è di Baba Zen rilassante, va benissimo, poi te le ho portate
io le cassette, no?”
“no perché
anch’io mi sto convertendo”
“ ma caro come
mi fa piacere, sto organizzando un charter che va in India il mese prossimo, l’opening
della nuova Università di Baba Zen, un parrucchiere fa sempre comodo nella
combriccola, sei ore di volo, mi dai una spuntatina, poi
giù io non ho mai osato farmi mettere le mani nei capelli, chissà le forbici
che usano e quelle robe li, …
ma sei già stato
nell’ashram di Milano, è meglio così arrivi giù con il primo livello di
iniziazione, ti porti avanti che giù là è tutto di una lentezza, hai già il tuo
costumino arancione? Ci’hai già il tuo mantra per la meditazione? Vedrai come
ti piacerà tutti quegli indianini color
nocciola, devi rifarti tutto il guardaroba caro, se vuoi posso darti della
camicie che non porto più, del resto sono tutti bisex, ciao Armando ci vediamo
domani ti raccomando voglio la scatolina delle creme li, non imbrogliarmi come
al solito” e ah riattaccato, la Sgauncy c’è rimasta male, “dio mio tra tutte le
ebree mi doveva capitare l’apostata, la convertita al Baba zen”
… allora non ha
più insistito con gli ebrei bresciani e ha preso contatti con la comunità di Milano, con
i Rabbinovich,
, e il rabbino
che si era dimostrato più benevolo, era di una delle sette più di destra, giudaismo
ortodosso, cfr. che appoggiava in Israele il Likud e l'occupazione di tutto il
territorio palestinese, la Grande Israele, sei mesi di via vai da Milano a Brescia, e poi
le aveva manifestato speranza di essere
accolta, previa cerimonia, avrebbero fatto una circoncisione:
-Ma sei matta alla tua età farti tagliare il
pisello- le avevo detto e perlomeno in questo lei mi aveva rincuorato: non si
sarebbe trattato di una cerimonia completa ma simbolica, il rabbino non le
avrebbe tagliato tutto il prepuzio ma le avrebbe praticato una piccola
punturina, appena il necessario per far scorrere qualche goccia di sangue …
-Ma senti è vero che subito dopo la circoncisione
il rabbino prende in bocca il pisello del circonciso, (perché allora la cosa si
farebbe interessante, il rabbino ultraconservatore di Milano che fa un pompino
alla Sguancy) …. Non avessi mai osato dire queste cose, blasfemia irriguardo
scherza coi santi ma lascia stare i santi etc.
E poi mi ha spiegato che forse anticamente c'era questa usanza, il
rabbino disinfettava la piccola ferita con il vino che aveva in bocca, da cui
probabilmente deriva la diceria che gli ebrei mangiavano i bambini, ma non è
sicuro nemmeno questo …
-beh però è un peccato -ho fatto io che non si usi
più-
-e poi come la metti col shabbat, -che te devi
tenere aperto il negozio il sabato che metà dei tuoi proventi viene il sabato.
-ho la dispensa rabbinica- ha risposto lei pronta,
anche perché al rabbino andavano probabilmente buona parte degli introiti del
shabbat, perlomeno tutto quello che avrebbe
dovuto andare allo stato, dal momento che la Sguancy era una grande
evasora fiscale ed emetteva fattura una volta su venti.
E insomma si era messa a fare gli shampi e le
messimpieghe con la sua bella chipà, che devo dire le stava anche bene perché
le copriva l'incipiente calvizie, e aveva messo sullo stipite la sua bella mezuzzah, che la toccava tutte le volte
che entrava, e tutti gli armamentari del caso…una minorà (il candelabro a sette braccia) su una consolle, tra i
campioni della wella e dell'oreal, e uan casettina di oboli per gli ebrei
etiopi etc. e aveva acquistato una nuova identità, che lei pensava avrebbe
fatto dimenticare l'altra, (da checca) che rimaneva tuttavia visibilissima nei suoi modi
estremamente effeminati,e che la Chipà non poteva occultare che
contrastavano coll’orribile accento Valtrumplino che fa sembrare dei
carrettieri qualsiasi donna , come dice Dante nel De Vulgari Eloquentia...
Mentre io pensavo, in una sorta di
metasnobismo, che mai e poi mai avrei fatto parte di una religione che
accettava la Sgaungy, meglio insistere con il Lyons Club, che mi avevano già
rifiutata tre volte...era senz’altro più esclusivo...
Però due o tre volte sono anche andata anch’io a lezione di ebraico, sempre stata interessata
alle lingue, c'era l'avvocato Prampolin, la Sguancy e l'Esposito. La Sguancy
non capiva un cazzo ma si sforzava, il Gennaro non capiva anche e non si
sforzava nemmeno, stava un po' catatonico appoggiato alla parete con un bel
sorriso mite e devoto e gli occhi socchiusi , quelli che capivano qualcosa con
modestia parlando erano il Prampolini e la sottoscritta perchè io ho sempre
avuto un dono per lingue le morte come il latino, le moderne come il francese e
l’inglese, e quelle resuscitate come l’ebraico….
La Sguangy ha anche ordinato una minorà in finto marmo e una serie di Papier
macheè col logo Sguangy haidresser e sotto fondo sempre una minorà da Madame
Prepunz, che era la sua fornitrice abituale di obelischi.
Madame Prepunz che aveva dopo il suo arrivo ribattezzato
mezza Brescia , nella sua infinita malizia aveva ormai ribattezzata la Sguancy “Anna
Frank” e secondo la Prepunz la Sgauncy aveva
questo incubo ricorrente , che durante
la seconda guerra mondiale i nazisti l’avevano presa e messa in un campo di concentramento,
con tutti gli altri ebrei, la stavano portando alla camera a gas, tutte
biotte come si vede nei films, come vermi, alla camera a gas, per essere gassata, lei e altre povere infelici, e le chiamano
tutte Levi, Coen, Segre, Ginsburg, Fitzebaum,
e
poi arriva il suo turno, “Bertolassi”, la chiamano, silenzio dopo tanti Levi e
Fitzenbaum, silenzio e poi i nazisti
scoppiano a ridere, “Bertolassi ah aah
Bertolassi, ah ah,” e dicono “Cristiana,
se ne vada, Bertolassi, se ne vada” e non vogliono gassarla, una umiliazione,
che non ti dico, le danno della cristiana
e altre cose , e allora lei dice “sono un’ebrea anch’io” e allora le
controllano il pisello e vedono che non
è circoncisa e perché ha fatto solo una circoncisione simbolica che non si
vede, e allora è mandata via, “se ne vada Bertolassi torni da sua mamma in
Valtrompia, Cristiana” ripetono con scherno, che di ebrei in Valtrompia non ci sono
mai stati” le dicono, ridendo i nazisti,
“ se ne vada”, la chiamano Cristiana, , , che umiliazione ….
E stato così che dopo questo incubo ricorrente
s’era messa in testa che doveva fare una circoncisione reale e non solo
simbolica
E allora la Prepunz a quanto pare le ha detto,”
puoi sempre dire che sei checca, nel sogno voglio dire, ti fai mettere il tuo bel triangolino rosa e magari ti gassano come
checca, ne hanno gassate tante,!”
“non è la stessa cosa, che soddisfazione c’è a
essere checca, nessuna” fa lei piangendo “io voglio essere ebrea, ebrea ebrea”
“ma scusa tu sei checca, checca checca, devi accettarti
per quello che sei! Le ha detto la Prepunz” “non puoi rifiutare l’evidenza”
“checca è quello che sono, ebrea è quello che
voglio diventare, che soddisfazione c’è ad essere quella che una è già, ”
“beh non è così facile come sembra
accettare di essere quella che una è “fa la Prepunz nella sua infinita saggezza
“ come diceva Socrate, conosci te stessa, nel senso che già conoscere quello che
una è già molto difficile e solo quando
una si conosce solo allora può diventare quella che è, e come si fa a diventare
quella che una non è” ha ribadito la
Prepunz” è praticamente impossibile, se
una non è, non lo è, e non può diventarlo
“beh per esempio tu” fa a me “eri uomo e sei voluta diventare donna, no? e
ci sei riuscita, più o meno, voglio dire, si vede lontano un miglio, che sei un’operata
“appunto perché ero una donna in un
corpo non adeguato, ho dato un aiutino alla natura per diventare quello che ero
già prima nonostante le apparenze, ho adeguato l’involucro al contenuto”
- Ma per carità, lasciamo perdere, come
se una nella vita non potesse cambiare, trasformarsi, aspirare al meglio, a
quello che pensa sia più alto nobile superiore, dopotutto io devo farmi
tagliare un po’ di pelle in punta, sei tu che tu ti sei fatta tagliare interamente il pippo, e
sei entrata nel mondo del non essere, della non esistenza, una donna, un essere senz’anima e senza pene, una s sbarrata che come dice Lacan, (Occorre dire che era una
parrucchiera colta aveva letto Lacan) non esiste, sei tu che sei qualcuna che non è, non uomo e non ancora una donna, ma una
parodia grottesca, una maschera patetica , “ah beh allora!” di fronte a questa logica stringente e determinazione
la Prepunz non ha saputo più cosa rispondere,. È ammutolita, umiliata e sconvolta,
...offesa.
Dell’identità
D’altra parte riflettevamo io e la
Prepunz, per chi non ha identità o rifiuta la propria identità e ne vuole
acquistare una prestigiosa non c’è niente di meglio e di più nell’occidente che
essere ebrei, qual è l’identità più forte nell’occidente se non quella
dell’ebreo?, voglio dire uno può
diventare vegetariano, che aiuta nella differenziazione , giustifica la propria
asocialità, rifiuta inviti a pranzo, essere la disperazione degli amici quando
accetti ma manca alla categoria dei vegetariani la storia di una persecuzione
spettacolare, non mi pare che nessuno abbia mai perso un posto di lavoro per
essere vegetariano, le peculiarità alimentari da sole non bastano, .devono
essere inserite in un sistema di relazioni
simboliche più ampie.
Darsi al collezionismo bizzarro,
raccogliere santini per esempio, aiuta, è
metakitsch e non impegna, e fa effetto, ormai ce ne sono molti che si danno
al santino, una vasta collezione di
Sante Rite, Marie Goretti , la morte ma non il peccato, sante lucie con la
palma del martirio e gli occhi sul
piattino, raccogliere in album facilmente
mostrabile, incorniciare, fa conversation piece e incentiva senz’altro a sviluppare un forte senso
dell’ego. Diceva la Prepunz
Sulla stessa onda un altro caso analogo
è raccogliere Barby,- ho detto io- una mia amica di Cremona ne ha centinaia, ne
raccoglie dagli anni sessanta, ed è famosa nel mondo tra le collezioniste delle
Barbies, la sua collezione è stimata sui 200000 dollari, se volesse venderla,
ci guadagnerebbe che se avesse investito in borsa non sarebbe la stessa cosa., devo
dire che anche lei a forza di stare con le Barbies ormai assomiglia a una Barby,
come i cani che assomigliano ai padroni e viceversa, e quindi la Barby le ha
dato oltre che una identità un nuovo look, l’unico inconveniente rispetto ai santini è
che le Barbies occupano molto spazio, non sembra ma occupano spazio, lei che viveva
in un monolocale ha dovuto traslocare, serve come minimo trilocale, che è anche
utile per situare la Barby cuoca, la
Barby sexy in négligé in camera da letto, la Barby in abito da sera nel tinello
etc.
Sapere tutto sui vini d’annata, sulla musica
funky, sui fumetti di ...., è ovvio che l’hobby più è dispendioso e più raro e più aiuta... (uno deve coltivare orchidee,
non gerani edera, collezionare Canaletto
non naif jugoslavi, saper tutto
su Teda Bara e non su Lucio Battisti)
ma tutte queste cose sono
palliativi, sono l’interior decoration dell’identità, non l’essenza costitutiva,
ha concluso solennemente la Prepunz.
Omosessuale, eccola Sguancy avrebbe potuto
accentuarsi di essere gay, il
parallelo tra omosessualità e ebraismo è di lunga data, usano le stesse
argomentazioni, nelle rivendicazione delle lesbiche basta sostituire a lesbiche
la parola ebrei e i testi, mantengono la loro
coerenza logica , diceva uno studioso del problema, e infatti le checche
sono state perseguitate, assieme agli zingari e ai comunisti le categorie concentrate
e gassate dall’imbianchino austriaco, ma si sa gli ebrei sono riusciti a monopolizzare
il concetto di olocausto per se stessi, quando i Papi vanno a Aushwitz si
inginocchiano, pregano, piangono, chiedono scusa agli ebrei ma le checche
niente, . Gassate e dimenticate...
E infatti l’esempio della Sguancy dimostra che essere
omosessuale non è abbastanza.
Nuoce agli omosessuali, pur
rimanendo una minoranza, il fatto di essere una minoranza talmente
numerosa e onnipresente nel mondo sotto
tutte le latitudine e culture che cessa die essere tale, e poi trasversale alle classi! , Fa chic se uno già
chic ricco e famoso di suo, uno
stilista, un fotografo celebre e maledetto,
ma una checca povera per
esempio è patetica, ha il dovere di essere un minimo benestante, un
metalmeccanico di Viggiù o di Quarto Oggi aro, è molto triste, è peggio essere
checca che non esserlo, in MHO.
la gente è stufa di vedere tutte
queste checche in giro, la reazione ormai è quella “anche lui, che palle! Se
poi concederanno il matrimonio essere gay sarà assolutamente banale, sarà più distinto
essere etero.
E poi diciamo anche se un Agnelli è gay, non vuole essere della stessa categoria di un suo operaio gay, un miliardario gay non vorrà mai essere messo nella stessa
casellina di una frocia di periferia solo per il fatto che tutti e due amano prenderlo
nel di dietro, basta vedere poi quando qualche gay diventa famoso, uno scrittore,
in Italia Arbasino, in America Gore Vidal, per esempio, mai negato di esserlo ma pur
sempre rifiutato l’idea di prendere la tessera alla internazionale omo, con grande rabbia e
risentimento della militante frocia pura e dura, insomma essere gay no non ha la compattezza identitaria della
minoranza ebraica.
Il problema poi dell’identità gay inoltre
è che non è, tutto sommato, data da un’essenza ma dagli atti come ben sanno quelli
che vogliono proibirlo, per cui se uno non compie gli atti impuri e rimane casto mica deve accettare di essere
incluso nella categoria, no? non è data ma acquisita, nella maturazione della
persona non senza dolore e contraddizioni, ed è un processo a volte non terminato
etc.. e la nuova generazione deve rifare
tutte le volte il coming out che hanno fatto vent’anni fa le sue zie...ed è
sempre un ripetere e non è mai finita
Il vantaggio di essere ebreo invece è
che uno nasce, è cooptato tra gli eletti dopo una settimana, non deve fare
nemmeno la fatica di chiedere, scegliere, rendersene conto, accettarsi zac gli
tagliano un pezzettino di pelle e paf, eccolo catapultato tra il popolo
preferito di dio.
E’ come diventare e ricco e nascere ricco, diventare ricco l’è n
gran laora, una fatica, e uno è senz’altro oggetto di adulazione e invidia, ma anche
di battutine, c’ha sempre l’aria del parvenu, le calzine corte che non
s’abbinano con la cravatta, non ti accettano al Rotary al circolo della caccia,
uno impara a fare i soldi ma non a spenderli, che è molto più difficile, etc vuoi mettere come è più bello nascere
ricco, che uno nasce già raffinato,
senza dovere imparare niente che sa già stare a tavola, combinare i colori e
fare il baciamano alle signore , ci ha la r moscia e quelle robe li,
Essere ebrei è un
identità mai banalizzata, mai normalizzata, l’antisemitismo è sempre vivo, c’è sempre qualcuno che minaccia la scomparsa
i Israele, nega l’Olocausto
Sarebbe diverso se esistesse anche una
Gaylandia punto di riferimento di tutte le lobbies nei singoli paese, e che se
uno parla male di Gaylandia può sempre dire che è omofobico sempre in lotta con
vicini minacciosi, Iloti eterosessuali
da bombardare un pochino per farli stare al loro posto, , che uno ha di
fronte la propria superiorità se la vede
lì, e nello stesso tempo è sempre
confortato nella propria identità, dalle minacce alla propria esistenza dagli
eterosessuali terroristi.
Insomma essere ebrei è inoltre nella
società occidentale è come essere nobile, legato alla stirpe e alla nascita , alla riproduzione biologica,
è in fondo una questione di razza, non una casualità statistica e una identità
acquisita come essere checca, e in fondo l’ebraismo deprivato della sua
spiritualità, che non del resto diciamo così, non è il suo forte, la sua parte esclusiva
e migliore,
- se uno mira alla spiritualità allora
è molto più bello il misticismo zen, lo yoga tibetano, la mistica sufi, diventare un derviscio rotante, con la
sua bella gonnellina pronto a crollare a
terra, paf, dopo 48 ore di e ebbrezza estatico-rotatoria,-ho
infatti aggiunto io cercando di inserirmi nelle elucubrazioni della Prepunz
-Perché deprivato del suo coté
spirituale ha continuato la Prepunz -l’ebraismo non è che un insieme di prescrizioni
dietare con e un set di altre proibizioni,
, e un’identità legata a un razzismo
arcaico tribale ed è per quello che
detto tra di noi, volere diventare ebrei è altrettanto ridicolo e senza senso
che per un borghese volere diventare nobile, uno ci nasce o non ci nasce, non
diventa., il convertito all’ebraismo, ..
ha sentenziato la Prepunz siano sincere e pure le sue intenzioni, (ma dubito che tali siano quelle della Sguangy Anna Frank) appare non
qualcuno che cerca una via alla spiritualità, ma semplicemente uno snob (è il caso della Sguangy-Anna Frank)
_certo ho fatto io-
Il massimo sarebbe nascere ebreo e diventare
antisionista, avere l’allure della
categoria con in più l’appeal democratico e chic di chi è diverso dai diversi, come
Chomsky e Wody Allen, ma questo non è alla portata della Sgaungy che deve
ancora arrivare la primo stadio della negazione dialettica, diventare ebrea.-
Come è
andata a finire
sta di fatto che era veramente fissata,...che
avesse o meno gli incubi come diceva la Prepunz, è rimasta lì col suo pisello
punturato e si è messa in testa che voleva una circoncisione vera e propria , che
magari si metteva il cuore in pace e finivano gli incubi che non la gassavano...ma
il rabbino non si sentiva di fare una operazione del genere su una persona
adulta, per via delle infezione e quelle robe li,
-vai al civile dici che devi fare
una fimosi e ti tagliano un pezzo e sei a posto, magari l’operazione te la
passa anche la mutua, che invece il rabbino per farti la punturina hai dovuto
dargli cinquanta deca, non dico niente per non essere accusata di antisemitismo
e i soliti luoghi comuni, l’avidità ebraica etc- ma a quanto pare doveva essere
un rabbino se no non era valido, la circoncisione deve essere rituale
-ma scusa ormai l’hai già fatta, mai
visto che uno può essere cresimato due volte, ricresimato perchè la prima volta
non gli è venuta bene, accontentati- ma era come parlare al vento, e inoltre
nonostante fosse già circoncisa simbolicamente, a quanto pare, pagando si poteva fare un’altra circoncisione,
il bello del giudaismo è che non c’è un papa che decide tutto lui, ma ci sono
molte sinagoghe in reciproca concorrenza, per cui ci sono molte scappatoie, che
ognuna è autonoma un po’ come le chiese evangeliche in America, che uno volendo
fonda la sua propria chiesa, e fa il predicatore ed è una bella carriera, e infatti le chiese aprono e chiudono come le
boutiques in via S.Faustino, insomma la Sgauncy si era informata, tramite il
Rabbinovich, pagando a Tel Aviv le rifacevano la circoncisione, in una clinica
kosher, specializzata in circoncisioni per emigrati ebrei russi, che c’era il medico rabbino e tutto e fornivano anche dieci ebrei maggiori di tredici
anni in attendenza come prescrive il
rituale, mentre le tagliavano il pisello, ai russi la facevano gratis e a lei
ovviamente no, le sarebbe venuto a costare un tot, ma con quello che rende la
messinpiega esentassa, questo era l’ultimo dei problemi, armi e bagagli per
Israele, mi ha chiesto se andavo anch’io. Pronti.
All’Hilton di Tel Aviv il sabato gli
ascensori andavano su e giù da soli, lo chiamavano il shabbat lift, perché a
quanto pare premere un bottone è lavoro e il sabato non si può, ma non è stata
l’unica cosa che mi ha lasciato sconvolta, .... le parrucche delle mogli degli
ebrei ortodossi, che non avevano il velo il cappello, no, la parrucca col caldo
che faceva, nel senso che così non mostravano il proprio capello ma quello di
un’altra donna. ..
Il sabato nella reception, in
cucina e in sala da pranzo i camerieri e
il personale di servizio erano tutti diversi dai giorni normali, erano per lo
più cristiani drusi, che non avevano questi problemi col shabbat,...
La spiaggia era piena di gente,
c’era anche una spiaggia gay, una spiaggia per gli ebrei ortodossi, con ingressi
separati per maschi e femmine, e spiagge normali, ognuno il suo pezzo di
sabbia...
Confesso che detestando le checche
intruppate, la mia preferita era quella
ortodossa sezione maschile, e che ho fatto anche li des choses, con religiosi osservanti
di varia denominazione, che ti pareva, pronti anche loro al peccato, e però uno
di loro, fanatico, mentre facevo il bagno nuda, ma era già dopo il tramonto e
non ero la sola ad vere questa abitudine, quasi mi annega urlando al sacrilegio...uno
spavento che non ti dico...non so come sono ancora qui a contarla...
Soldati bellissimi dappertutto, belli
grandi forti colla sua mitraglietta..
Gerusalemme alta, circondta da mura candide...e dentro le
stradine medievali...un bazar delle tre religioni monoteiste...la Sgauncy entusiasta
e fervorosa è subito corsa la muro del pianto, col pisello ancora in fiamme e non
cicatrizzato, a mettere un bigliettino
con le sue suppliche...
Ha conosciuto un’altra
parrucchiera americana ( è proprio vero che Dio le fa e le accoppia) di ...Brooklyn non so se fosse anche lei una
millantatrice come la Sguangy o autentica, ma era senz’altro molto più
fanatica, e voleva portatala con lei in
una colonia in Cisgiordania, in un enclave palestinese, a difendere gli avamposti
dei fratelli, a rivendicare la terra dei Patriarchi
I’m so proud
three thousand years of history, the
sense of belonging, my people, my people, my land, God gave us, let’us defend
our Land e insomma anche questa qui
aveva lasciato il suo negozietto a Brooklyn ed era pronta a morire e più che
altro a uccidere, per la causa...
E anche la Sguancy era
pronta a imbracciare la mitraglietta e andare nella colonia a sparare a qualche
povero palestinese di passaggio. E’ veramente uno scandalo però la facilità con
cui danno la mitraglietta a qualsiasi parrucchiera di Brooklyn e poi la mandano
di là negli insediamenti...
Ma sei matta hai una
mamma in Italia, è pericoloso, sono riuscita a dissuaderla, e meno male, perché
una parrucchiera col mitra è pericolosa, ma due, riuscite a immaginare cosa avrebbero
potuto fare due parrucchiere soi disant ebree col mitra, le stragi, quando si
identificano in qualcosa un ruolo vanno
fino in fondo, sono fanatiche, avrebbero fatto una strage dei poveri palestinesi.
.
a me mi ha rafforzato il
mio scetticismo, l’idea che le religione saranno una risposta e alle esigenze
dei problemi dell’uomo, ma per un problema che risolvono due ne creano, non
ultimo quello dell’identità che se crea una identità e una solidarietà
all’interno di una religione, l’identità per sua natura è una differenza, …religione,
religio da religere collegare mettere assieme, …e dividere, perché l’identità è necessariamente una differenza,
è non è,
se A è uguale a A deve essere
diverso da B, per cui per essere amico di A devi essere necessariamente nemico di B ,
e apparentemente la religione Cattolica è all inclusive, si picca di essere religione
di tutti universale, appunto per questo
ha reso il pensarla diversamente una eresia
E poi .la religione assieme alla politica
è la scusa per molti per non lavorare...per gli ebrei ancora di più che i religiosi
ortodossi non possono lavorare, troppo impegnati a leggere la Bibbia ....
Il problema colla religione è che
uno non ha argomenti per ribattere, cosa rispondi a una che dice Dio ce l’ha
data, niente come fai a ribattere a Dio, impossibile...
e ancora come si fa a credere a tutte
le fandonie?...Gerusalemme essendo il bazar delle tre religione è anche la capitale del
falso..
Le mura le hanno costruite
i Turchi mammelucchi, gli ebrei il tempio, distrutto dai romani, e i mussulmani hanno costruito sulle rovine i loro templi in
cima, e sono ancora lì che si tirano sassi e granate, ma del resto non sono i
soli a litigare nel luogo santo , ché nel sancta sanctorum holiest of the holy il
Santo Sepolcro, litigano tutti i giorni,
e si contendono il centimetro di marmo, si sbertucciano monaci di varia denominazione
e innercristiana ostilità, barbe unte e mani adunche, che poi all’origine delle
varie lite ci sia l’auri sacra fame non deve stupire, garantirsi l’ingresso
alla pietra ,alla granitica lapide onde
risorto giacque, significa garantirsi un introito quotidiano di qualche centinaio di
dollari. In elemosine .. e insomma e qui
è passata la Vergine e questo è il giardino degli ulivi, là il Golgota, qui il cenacolo e la tomba, (pregasi donare obolo
corrispettivo) ma se si pensa che dopo proclamata diaspora fu il tutto
distrutto e ricostruito molto paganamente come Aelia Adriana, in omaggio
all’imperatore amante di Antinoo, e cioè duecento anni dopo gli avvenimenti di
cotanta celebrazione, e sopra le rovine altre rovine, di crociati, turchi e mussulmani e mammelucchi ci si domanda
cosa ci sia di sicuro e affidabile a Gerusalemme: niente, tanto vale andare a Loreto dove angeli
previdenti (per cui la Madonna di Loreto è patrona dell’aviazione) hanno in
tempo trasportato casetta prima dell’invasione infedele...
Gerusalemme è un luogo
insopportabile, un concentrato di menzogne e di intolleranze, un grande mercato
di santini, roba da fare venire l’orticaria...
la città più che del divino porta il segno dell’umana stoltezza, la banalità del male e la sua
inevitabilità, infliggerlo o subirlo. E se la simpatia va per l’underdog di
turno, il palestinese, è meglio tuttavia starne alla larga,…se non è troppo
tardi per non essere invischiato,… è il
lascito diabolico di Hitler?, è riuscito
nel mostruoso intento di confinare in un fazzoletto di terra claustrofobico
gente che era il sale del mondo? qualsiasi cosa si dica , si incorrerà
nell’odio, dell’una o dell’altra parte, sarebbe meglio tacere, il silenzio… se
io riuscisse a tacere...
L’umanesimo astratto è impossibile,nl’etica
kantiana dopo la rivoluzione francese Aushwitz e dopo Auschwitz la Palestina, i
diritti dell’uomo se non sono garantiti dal mitra non valgono un accidente
certo se questo è il
costo dell’identità è meglio non averne nessuna, alla larga…da rabbini e da
muezzin da talebani e preti….alla larga.
Noi relativisti abbiamo
solo certezze negative, e a quelli che dicono “io sono”, rispondiamo con i poeti, “non so e non sono”, e “beato chi è
diverso dai diversi”.
Israele diceva la Prepunz che di
queste cose se ne intendeva si lamenta di non essere ancora considerato uno
stato normale, ma è uno stato con caratteristiche
arcaiche, che non concede a gran parte dei suoi cittadini lo ius connubi, ,
come i Romani non lo concedevano agli schiavi e agli stranieri, non ha una legislazione
laica del matrimonio, ma solo religiosa,
non riconosce matrimoni interreligiosi,
intertribali…perché .ognuno deve stare lì tra i suoi con le sue identità religiose,
rabbiose nei secoli a venire… non concepisce cioè che un individuo abbia una identità non
religiosa, che preferisca non schierarsi
con me o contro di me, e per far sopravvivere a tutti i costi l’identità
costruisce l’apartheid...tutti nelle loro
caselline identitarie obbligatorie, organizzate in rigida invidiosa gerarchia...
Il viaggio in Medio Oriente è stato un tuffo nel passato, un passato non
evoluto, rimasto tale, incancrenito, gran parte degli stati arabi non ha mai
conosciuto la differenza tra oikos e polis tra le famiglie e lo stato, su cui è nata la democrazia in Atene,, sono mega entità tribali. La
riproduzione dei fedeli della religione ebraica è riproduzione biologica
tribale, i discendenti di madre ebraica … Israele è una nuova Sparta circondata
da una maggioranza di Iloti.
...
...
separare distinguere non mescolare,
è l’eredità egli ebrei al mondo, la loro missione, hanno creato un ordine nel
caos e nell’indistinto: .dio, il tempo il cibo le azioni, i rapporti umani e
sessuali, 613 Mitzvot comandamenti, regolano
la vita quotidiana degli ebrei osservanti , però che fatica.!!!.
Anni dopo quel viaggio mi trovavo in
Brasile per il carnevale mi sono stupita della quantità di Israeliani
circolanti, può essere stata la coincidenza del condominio in cui avevo trovato
alloggio a darmi questa percezione, la quantità di Israeliani che prendevano
l’ascensore con me a cui scherzando dicevo
Ani lo ledabere ivrit,
ma poi chiedendo in giro mi hanno
confermato, in proporzione alla dimensione esigua della loro popolazione, la
percentuale di turisti di Israele per il carnevale brasiliano è veramente alta.
Turisti sessuali anche loro?, vacanza in un paese in cui passano inosservati e
sicuri? può darsi, ma io penso anche che sia l’attrazione per il diverso, piacere di
immergersi nell’orgia indistinta del carnevale, amore per un paese che è il contrario del loro, dove anche
il cibo non è primosecondo e dessert, è una zuppa indistinta di legumi e carni,
di pesci latte e molluschi africani indiani e europei, dove prevale il meticiatto,
l’incrocio delle razze, la religione è un sincretismo, fusione
mescolanza, il contrario della
ossessione ebraica per la separatezza e la distinzione...
E avrei dovuto
dirglielo alla Sguancy, ma al momento non mi è venuta, non è che io voglio una
identità femminile, rifiuto l’identità maschile, è tutto, non voglio rifiutare
una gabbia per andare a mettermi in un'altra. Ma si sa con l’esprit d’escalier
è molto facile ragionare…il genere non è una identità ma una performance momentanea,
e se sto usando il femminile è per puro spirito negativo polemico e per
divertimento…il neutro del resto non esiste nella lingua italiana.
Le identità dovrebbero
essere solo negative, non maschio, non eterosessuale, non cattolico, io ho
realizzata un’ identità astratta filosofica, sono colei che non è …
Qualsiasi
identità positiva crea delle divisioni e negatività corrispondenti…
se io fossi ebrea la prima cosa che farei sarebbe tradire, tradire l’identità la
solidarietà, l’appartenenza, .perché
tutti i patti di fedeltà e di alleanza, patria classe sesso religione
politica partito, che siano, meritano la fuga, l’abiura l’apostasia il tradimento, di
fronte a uno che dice non avrai altro dio, mi vien voglia di andare
col primo vitello d’oro che incontro per strada … è più forte di me, sono
puttana, individualista, incostante e infedele, frivola…
Tornando in Italia
con un centimetro di pelle in meno sul pisello e una cicatrice orrenda, la Sguancy non si era tuttavia calmata, ma se mai
ancora più radicale nella sua ortodossia ebraica, voleva una cucina kasher, due
lavelli due set di stoviglie, per la carne e il formaggi
… ha fatto spaccare
tutto, eliminato una stanza e fatto una cucina più grande che ci entrassero i
due lavelli,
e ovviamente mutato
abitudini alimentari, pizza con mozzarella e prosciutto proibitissima, così
come il parmigiano sul ragù, tanto che alla mamma, la sicura Jole, le era orami proibito di mettere mano alle
pentole, si metteva direttamente a piangere davanti alla televisione, ma la
Sgauncy era determinata e senza pietà
La Pasqua non era la
resurrezione ma il pass over del Mar Rosso degli ebrei, e ovviamente non coincideva,
né nel girono né nei rituali gastronomici, il Natale non esisteva ma la festa
di Hanuka delle candele…il sabato con contraddizione patetica dal momento che
lei lavorava ma non si doveva cucinare tutto doveva essere pronto prima e
lascito caldo in termos e su piatti riscaldanti, azionati con timer e altre diavolerie,
…
e tutte quelle parole
nuove che non capiva niente poverina, … e farle mangiare le erbette amare e una
serie infinita di gefiltefish, carciofi alla giudea e salami di oca, …
mettere le capanne in
giardino …..in due anni è morta poera donna, deve essere stata grande la passione di mia madre quando
ha saputo che facevo marchette e mi travestivo, ma anche quello che ha dovuto
passare la sciura Jole, lo sapeva solo
lei, vedersi davanti quella figlia isterica con la kipà, ..ha pianto tanto, poi
ha smesso di piangere e ha smesso anche di
parlare, si è messa in un mutismo terribile, catatonico, per due anni, e poi è morta
…la sventurata si è
rifiutata di assistere al funerale cattolico…
è andata sulla tomba il giorno dopo, con la
sua bella kippa e col suo librettino di
preghiere ebraiche traslitterate in alfabeto latino e ha biascicato dei suoni gutturali,
….a lei stessa incomprensibili, …e i vicini di tomba che la guardavano
malisssimo.
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