Mymosa Moon, il giallo di Facchetti
PRESENTAZIONI. Al Bookstop di via Leonardo l'avvincente storia ambientata al Carmine
La gente perbene e quella permale. La città sana di là; il malfamato quartiere di ladri e puttane di qua. Distinzioni nette. Oggi invece è tutto liquido: un «calderone confuso» dice Mymosa Moon. Ricca, piacente nonostante l'età, è rimasta solo lei delle storiche travestite del centro. Sola e triste: per questo scrive. Brandelli di storie; memorie vive, vere chissà... La verità è come l'identità: una, nessuna e i centomila flash del suo variopinto racconto lo attestano. «Piccole pompe funebri. Morte di una travestita» è un noir bresciano - il set è il Carmine, travestito da Borgo Vecchio - firmato dalla misteriosa Mymosa Moon (con tanto di blog e profilo facebook) presentato oggi alle 18 al Bookstop di via Leonardo, 5. Editor curatore dell'avvincente giallo è Sergio Facchetti, linguista e saggista (tra i promotori a Brescia, negli anni '80, del primo gruppo gay e della Lista verde per cui è stato consigliere in Loggia; ha lavorato in Australia, Inghilterra, Israele, Brasile). Nel libro, la Mina muore subito. Incidente sul lavoro: strangolata - 16 maggio 1978 - nell'angusta stanza-bottega del suo commercio transsessuale. Passata presto dalla tuta blu alla minigonna rossa, ora è un'orrida vecchia rabbiosa. Odiosa a tutti, narra la Mymosa con la sua ruspante scrittura «magistrale»; anni di fedeltà al Magistrale serale ma di giorno è la star delle trans; dismessi i panni di Aldo il cameriere, va al top della carriera tra marchette e boutiques. Sesso, soldi, potere; crimini, attorno a quel buco di polvere e tarli e catafalchi, le «Piccole pompe funebri», ricettacolo d'arte varia e funeraria che poi diverrà «Cimeli Neri». Anni '60 e '70; intrighi e tensioni, furti in case e chiese e bombe in piazza; forze dell'ordine mescolate al multiforme disordine messo in scena con tocchi ironici, metaforici, surreali... L'infame generale doppiogiochista, la checca fascista antigay; l'ex prete, terù, sedicente ebreo; le turpi tre Marie... Un mondo vario e ' stravolto. Come il volto dell'Ignudo che sta, in-vertito, in copertina, un muscoloso Michelangelo che guarda verso altre sponde, il corpo travestito di rosso tra ghirlande e ghiande (dal latino, glande). Grande è il disordine sotto il cielo dipinto da Mymosa Moon/Facchetti con un gioco kitsch. Il libro si trova al bookstop o su Amazon.
Piera Maculotti
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